Il lavoro proposto parte da una lunga ricerca molecolare sul corpo, gli stati percettivi, le diverse dinamiche del peso ed il rapporto con il desiderio come guida al movimento. Le metodologie di lavoro si fondano sulla generazione e approfondimento di diversi stati dei partecipanti, scavando a fondo nella complessità individuale. La “grammatica” fisica è composta da tecniche sviluppate negli anni: Molecular Agitation, Rollings, Language of the Spirits, Circulation, Editing, Dripping Wax, Antenna Feet, Continuity. Nello studio emergere il corpo del danzatore come corpo “onnivoro”, che si nutre di diversi strati di conoscenza; una sorta di desiderio fisico e mentale di inglobare il mondo in tutti i suoi aspetti, concordanti e discordanti, e di farne danza.
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